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Don’t Seek the Refuge of the Shade…

After Eugenio Montale — Non rifugiarti nell’ombra

Don’t seek the refuge of the shade
of that green thicket
like the hawk that swoops aslant,
a bolt of lightning in the heat.

And come away now
from the stunted cane stalks; they seem half asleep.
Now is the time
for looking at the forms that life takes as it falls apart.

We’re moving in a cloud of dust,
a shimmer of mother of pearl,
a glare which snares the eyes
and saps our strength.

Yet, in this hour of idleness, unease,
as hot dry air plays over us in waves,
we should not, surely, throw away our aimless lives
into a bottomless abyss.

Like that curve of cliffs
which seems to lose solidity
in spiders’ webs of clouds,
our burnt-up spirits,

where illusion starts a fire
already choked with ashes,
take their flight into the clear sky
of the one thing we are sure of: light.

Eugenio Montale — Non rifugiarti nell’ombra

Non rifugiarti nell’ombra
di quel folto di verzura
come il falchetto che strapiomba
fulmineo nella caldura.

È ora di lasciare il canneto
stento che pare s’addorma
e di guardare le forme
della vita che si sgretola.

Ci muoviamo in un pulviscolo
madreperlaceo che vibra,
in un barbaglio che invischia
gli occhi e un poco ci sfibra.

Pure, lo senti, nel gioco d’aride onde
che impigra in quest’ora di disagio
non buttiamo già in un gorgo senza fondo
le nostre vite randage.

Come quella chiostra di rupi
che sembra sfilaccicarsi
in ragnatele di nubi;
tali i nostri animi arsi

in cui l’illusione brucia
un fuoco pieno di cenere
si perdono nel sereno
di una certezza: la luce.